CAVA spettacolo d’apertura – maggio 2018

Meraviglia!
Lo spettacolo CAVA si è concluso sabato 19 maggio 2018 con grande successo… malgrado il meteo difficile, siamo stati graziati ogni sera senza rinvio a date di riserva, si sono tenute le cinque rappresentazioni previste, più una supplementare (16 maggio 2018)!

 
CAVA, spettacolo a 360° nel mondo delle Cave di Arzo…
Compagnia Onyrikon
Regia, creazione site specific e musiche originali: Juri Cainero
Coreografie: Beatriz Navarro
Assistente arrangiamenti e voci: Neda Cainero
Interpreti: Valentin Benoit, Estelle N’tsende, Eva Poussel-Barbera, Florent Thiollet, Alexia Vidal, Florian Bessler, Anna Kiskanç, Aurora Tomasoni.
Consulente drammaturgia e direttore di scena: Daniele Bianco
Ideazione costumi, accessori scenici e scenografia: Kaspar Ludwig, Juri Cainero, Mafalda Da Camera
Musica dal vivo: Onyrikon, Goccia di Voci (Oskar Boldre), Musica Aurora (Edy Ponti)
Con la partecipazione straordinaria e la supervisione artistica
di Gardi Hutter
 
Qualche numero per riassumere questo progetto profondamente comunitario e intergenerazionale, alto culturalmente e tuttavia popolare, vicino alla gente.
Quasi un centinaio le persone operative ogni sera , per un pubblico di circa 250 persone:
8 artisti della compagnia Onyrikon (Marsiglia) e 4 artisti locali, Gardi Hutter, i 40 coristi di Oskar Boldre, la Banda di Arzo con circa 25 musicanti, 13 figuranti e guide “con casco e lampioni”, un eclettico e atletico occhio esterno e direttore di scena Daniele Bianco, una ventina di volontari ogni sera, uno staff logistico di 10 persone, dal videomapping alla tecnica all’accoglienza…, dietro le quinte l’Associazione CAVAVIVA per l’organizzazione e la co-produzione.

UN GRANDE GRAZIE anche al meraviglioso pubblico che è diventato, uno a uno, gruppo a gruppo, il nostro principale sostenitore!

 

CAVA

Spettacolo multidisciplinare a 360° nelle Cave

CAVA è un percorso nel magico paesaggio delle cave di marmo di Arzo, in risonanza con il fascino naturale del sito.

Attori, musicisti, cantanti e danzatori raccontano le storie scolpite nella pietra e le restituiscono in una dimensione fantastica, onirica, teatrale e musicale, guidando il pubblico tra luci e ombre, attraverso un paesaggio dell’anima dove si ascolta l’eco del mare che, da molto lontano, sussurra ancora…

Lo spettacolo CAVA, che inaugura il progetto di “risveglio” alle cave di Arzo, è site specific, ossia scritto e costruito sul posto, per raccontare i luoghi stessi e le sue storie.

Per il regista Juri Cainero le cave sono state un luogo speciale fin dall’infanzia. In questa occasione la compagnia Onyrikon, fondata da Juri con Neda Cainero e Beatriz Navarro, propone di ispirarsi alla ricca realtà delle cave di Arzo da un punto di vista paesaggistico, storico, geologico e fantastico.

raccontare le cave

Il pubblico è guidato dai personaggi di Onyrikon a seguire un percorso serale pensato e illuminato in maniera tale da mettere in risalto la bellezza delle cave. In risonanza con il fascino naturale del sito, i personaggi apporteranno al percorso una dimensione fantastica, onirica, teatrale e musicale.
Dal paesaggio emergono dei quadri teatrali che si alternernano a momenti musicali e festosi.

 

La struttura dello spettacolo non esclude in futuro di rielaborarlo e rappresentarlo in altri luoghi idonei, per raccontare altrove le cave di Arzo e per trovare risonanze e contrasti con nuovi paesaggi.

CAVA è un progetto partecipativo

Nel modus operandi di Onyrikon la collaborazione con artisti locali, professionisti e amatoriali, è un modo di ampliare e arricchire la proposta artistica. Oltre a rinnovare la collaborazione con Goccia di Voci (Oscar Boldre), Juri con la compagnia Onyrikon si propone di integrare, mettere in scena e orchestrare la partecipazione di altre realtà culturali locali come la Musica Aurora, singoli attori, danzatori e musicisti della zona.
È prevista una partecipazione straordinaria della clown Gardi Hutter, residente ad Arzo, che è anche promotrice e supervisore artistico del progetto.

Note del regista

Le cave di Arzo sono un luogo dove per secoli molti uomini hanno scavato, estraendo la pietra dall’oscurità della terra per portarne alla luce la bellezza.
Cosa spinge gli uomini a scavare? La volontà di abbellire i loro templi e le loro case? La necessità di guadagnarsi il pane? Probabilmente entrambe le cose, ma poeticamente possiamo vedere nello scavare un simbolo contemporaneamente nobile e tremendo, un dare alla luce e uno sventrare.
La cava è un morso alla montagna, un segreto mezzo svelato, quello che era sotto ora è sopra.

Le storie delle generazioni che ci hanno lavorato si sovrappongono alla storia geologica che gli scalpellini, senza saperlo, hanno reso visibile. Ora alle cave regna un’apparente calma, ma tutte queste storie sono rimaste nell’aria – o meglio nella pietra.
Milioni di anni sono impressi nella memoria della roccia. I geologi sanno leggere il passato nelle linee del marmo come gli zingari leggono il futuro nelle linee di una mano.
Le pietre raccontano il mare a chi le sa ascoltare.

La produzione dello spettacolo CAVA è sostenuta da:

In collaborazione con:

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Coproduzione:

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